La prima sensazione della maternità: come affrontarla?

Le prime sensazioni in gravidanza. Come affrontarle.
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La prima sensazione della maternità: come affrontarla?

E all’improvviso la sensazione di diventare madre le si attaccò al corpo come neve caduta abbondante e silenziosa durante la notte.

woman in black jacket and gray knit cap on snow covered ground
Photo by Vlad Chețan on Pexels.com


Oggi voglio parlarvi dell’inizio della gravidanza, della sua scoperta e dei primi mutamenti ai quali la donna va incontro durante questo splendido viaggio, iniziando con questa citazione dello scrittore Fabrizio Caramagna.
Ho scelto proprio queste parole perché, è vero, la maternità è prima di tutto una sensazione che piano piano si rafforza e che nasce nel momento in cui si apprende di aspettare un bambino. Una sensazione che ogni donna vive diversamente, secondo modi e tempi soggettivi che non si possono
mettere a confronto.

La tua gravidanza e gli altri

Questa grande verità mi porta a riflettere su tanti aspetti connessi alla gravidanza, specie su come gli altri si rapportano ad una donna in dolce attesa, dunque all’argomento del relazionarsi con la futura madre e a quello dei suoi bisogni reali.

Spesso, quando abbiamo a che fare con una donna che ha appena scoperto di essere incinta, ci lasciamo travolgere da un fortissimo entusiasmo, da un sentimento di grande empatia che ci spinge a gioire come se stesse accadendo a noi la stessa cosa.


Che sia un’amica, una parente, una collega o una semplice conoscente è indifferente: non importa quanto forte sia il legame tra noi e l’altra donna, quasi sempre alla notizia un grande sorriso spunterà sui nostri volti.


Questo può accadere perché ci siamo già passate anche noi e conosciamo la gioia della maternità, oppure perché si tratta di un nostro progetto futuro che ci rassicura o, diversamente, perché da tempo ci stiamo provando e sapere che un’altra donna ce l’ha fatta è una grande gioia per noi.


Ecco, questo può essere ciò che accade a chi si trova dall’altra parte… ma mentre guardiamo una donna che accoglie la vita nel suo ventre e si prepara al nuovo “ospite”, ci chiediamo davvero come questa possa sentirsi? Quali emozioni, quali speranze e paure sta affrontando?
Ma anche, se ha bisogno di un supporto, di un aiuto concreto?

le necessità


Le necessità di una donna a inizio gravidanza rappresentano il tema centrale della riflessione di oggi.
Una riflessione che è anche un invito e un monito a chi vive dall’esterno, direttamente o indirettamente, uomo o donna, la gravidanza.


Il consiglio che voglio darvi è questo: abbiate cura della madre, da subito. Abbiate rispetto di un corpo che si trasforma, degli sbalzi d’umore, delle richieste di riposo. La madre è madre prima del suo inizio.


Non sempre possiamo conoscere perfettamente la sua storia che, come diceva la poetessa russa Marina Cvetaeva, in alcuni casi può essere storia di speranza e di disperazione, una disperazione talvolta silenziosa, fatta di luci fioche che si spengono e si riaccendono ad intermittenza.

le lineette che cambiano la vita

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Photo by RODNAE Productions on Pexels.com


Ma, fortunatamente, ogni nuovo inizio porta sempre con sé un turbinio di emozioni positive che trascinano nell’ottimismo anche quelle donne che hanno lottato tanto per quelle due lineette sul test.


Esattamente quella visione cambia per sempre una donna, la percezione che ha di sé, le sue aspettative. È una strana sensazione di stupore che la travolge e che viene espressa con lacrime o sorrisi… o entrambe le cose!


Anche quando si sa di aver cercato la gravidanza, più o meno consciamente, sorge anche una certa incredulità che spinge a rifare il test, un’altra volta, ma anche altre due o tre… e addirittura spesso si comincia a realizzare l’evento soltanto dopo la conferma dei valori delle Beta hCG e della prima
ecografia.

ma perché tutto questo?


Dobbiamo capire, prima di tutto, che la fase iniziale di una gravidanza è quella più delicata sotto ogni aspetto. Per la mente e per il corpo della donna che accoglie, ma anche per la gravidanza stessa e per l’embrione che piano piano si fa la sua “casa”.


Non tutte le gravidanze sono uguali, non tutte le donne le affrontano allo stesso modo e questo va accettato serenamente da tutti: donna, compagno/a e da chi ci sta intorno e ci vuole bene.


Non è soltanto una questione di ormoni e di seni che crescono e fanno male, pancini che cominciamo a sporgere, non è soltanto affaticamento, stanchezza, voglia di dormire per 16 ore consecutive e nausee.

è tutto questo ma anche di più…


Il sapere di essere in dolce attesa – soprattutto la prima volta – comporta un riscoprirsi, un ristrutturare l’idea di sé, l’idea di esser donna. È aprirsi a nuove prospettive di vita che possono esaltarci tanto quanto impaurirci tremendamente, che possono completare una parte del nostro essere e modificarla per sempre.


Come affrontare tutto questo?


Alle donne che hanno appena scoperto di essere in stato di gravidanza, soprattutto a chi accade per la prima volta, voglio offrire una serie di consigli utili, relativi ad aspetti che molto spesso passano in
secondo piano perché considerati ovvi o perché, semplicemente, dalla donna ci si aspetta troppo… è a fare questo errore, molte volte, è la donna stessa.

Quindi, ecco alcune buone raccomandazioni.

ascolta


• Ascolta te stessa, asseconda il tuo corpo e rigenera la mente: questo è sempre importante nella vita, ma in questa nuova condizione è più vero che mai. Ascoltarsi vuol dire riposare quando il corpo ce lo chiede e staccare da tutto quanto possa “appesantirci” i pensieri.
Significa anche continuare a fare attività fisica leggera (camminata, pilates, yoga) se sentiamo di averne bisogno o continuare a lavorare laddove non ci sono situazioni particolari che lo impediscano, ovviamente se non si tratta di un’attività che richiede grande sforzo fisico.

positività e serenità


• Circondati di positività e serenità: allontana con educazione chi vuol farti vivere la gravidanza come una malattia. Spesso lo fanno con consigli non richiesti, con frasi fatte o credenze antiche che non hanno alcuna validità scientifica. Contrasta questa negatività con un bel sorriso e un grande ottimismo e non lasciare spazio a chi e cosa potrebbe rovinare la tua pace
interiore. Piuttosto, se hai bisogno di un consulto qualsiasi sulla gravidanza e la maternità, affidati ad una persona competente come la doula e mantieniti sempre in contatto con il tuo ginecologo di fiducia.

mangia


• Mangia sano ma concediti degli sfizi, faranno bene all’umore! Uno dei tanti luoghi comuni dice che bisogna mangiare per due… ovviamente, niente di più vero. L’unica regola è alimentarsi correttamente per apportare al tuo organismo tutte le risorse di cui ha bisogno, evitando alcolici e cibi crudi. Se hai una voglia particolare di un alimento, conceditelo ma senza esagerare (anche questo vuol dire ascoltarsi!). Pare che il cioccolato, le mandorle, il miele, le uova e le banane, e in generale quelli ricchi di omega3 e vitamina D, rientrino tra i cosiddetti
“cibi del buon umore” che aiutano a contrastare le fluttuazioni umorali del periodo innalzando i livelli di serotonina.

Natura

• Stai all’aria aperta: osservare il verde, respirare aria buona, assorbire i raggi del sole… cosa c’è di meglio? La natura ci offre un’infinità di benefici per la nostra salute e per quella del nostro bambino. Approfittiamone finché possiamo, finché le belle giornate ce lo consentono… dopo tutto è gratis! Se hai voglia di leggere un buon libro o fare una chiacchierata con un’amica vai
al parco o comunque in un luogo che ti permetta di risintonizzarti con gli elementi naturali.

Parla, confrontati, apriti


• Parla, confrontati, apriti. Non ti chiudere in te stessa, se hai bisogno di condividere fallo con chi è in grado di ascoltarti sinceramente e senza pregiudizi; se hai bisogno di confrontarti fallo con chi si trova o si è trovato nelle tue stesse condizioni, con gli stessi dubbi e gli stessi timori.
Se senti di non essere in grado di farlo con chi ti è più vicino, allora apriti ad una persona esterna ma che abbia gli strumenti giusti per accogliere i tuoi pensieri, come una doula o, perché no, uno psicologo. Non c’è niente di cui vergognarsi, è tutto assolutamente normale.

In ultimo…


… voglio ricordarti che la gravidanza è, sì, un fatto biologico ma anche un evento di grande portata emotiva, da accogliere in tutta la sua intensità non come fenomeno anormale ma come naturale conseguenza del cambiamento in atto.


E quando con superficialità ti diranno che dai tempi della comparsa dell’uomo “tutte ci sono passate” e anche tu ce la farai perché è normale che sia così perché la donna è fatta per questo (sì, qualcuno te lo dirà!), tu sorridi e non ci far caso.

Ricordati che sei tu la cosa più importante e che hai un dono da preservare.

Pregnant woman with husband

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